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Io Parlo Parmigiano

Lo storico derby Parma-Reggiana

Ritorna il Derby dell'Enza Sabato 2 Settembre 2023 Parma e Reggiana si sono affrontate al Tardini: le due squadre si sono presentate al "Derby dell'Enza" con un bilancio completamente piatto che vedeva 27 vittorie per i gialloblu, 27 pareggi e 27 vittorie dei granata nelle 81 partite disputate. 16.307 gli spettatori sugli spalti, 1500 i reggiani. Torna il Derby nella categoria cadetta dopo 33 anni (nel 1989/1990 i granata persero 0-2 contro i gialloblù sia all’andata che al ritorno). Per la prima volta in questa stagione i Crociati non trovano la via della rete e la “spigolosa” partita contro i cugini granata si conclude senza…

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Ricetta dei tortelli di erbetta

Ricetta dei tortelli di erbetta I tortelli di erbetta si mangiano soprattutto per San Giovanni (il 23 di Giugno) ma sono un piatto che ormai spopola in qualsiasi sagra o ristorante, alcuni sono anche dei veri e propri santuari dove andarli a gustare in qualsiasi stagione dell'anno. Affogati nel burro, asciugati con il formaggio I tortelli di San Giovanni vengono da una antica tradizione contadina, per questa ricorrenza infatti i casari erano soliti regalare la ricotta ai vaccari che li rifornivano di latte, ma anche ai loro clienti. Le famiglie quindi si riunivano a gustare quella pietanza tanto particolare, e anche per prendere la rozäda.…

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Anolini: le origini

Anolini: le origini Gli anni in cui finalmente dai ravioli nascono gli anolini, ossia se ne trova scritto il nome sui testi che fanno storia, sono quelli del pieno Rinascimento. Il luogo di nascita dell'anolino non è Parma (come verrebbe da pensare) bensì Roma, dove le sue origini si perdono nelle umili cucine del popolo. fiocco azzurro per l'anolino Cibo dei Papi Gli anolini dovevano essere davvero di ottimo sapore, se un grande cuoco nel 1500 li ha ritenuti meritevoli di comparire sulle tavole dei re e dei papi. Bartolomeo Scappi, il più importante tra i cuochi del suo tempo, nel 1536 era al servizio…

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Mascherine di beneficenza

Mascherine di beneficenza Un'iniziativa tutta parmigiana che ha coinvolto attività locali e soprattuto tante persone che hanno compiuto un gesto importante.   Ph. Francesca Bocchia Ad inizio anno avevamo tutti grandi progetti, da mesi stavamo preparando un nuovo show. Eravamo pronti per metterlo in scena con la bella stagione; poi l'arrivo della pandemia. Mascherine introvabili Nella primavera 2020 la mascherina era un bene necessario ma trovarle in commercio era un'impresa, ricorderete i numerosi tutorial per crearle in casa. Ci venne un'idea semplice: "facciamole noi, e il ricavato lo daremo in beneficenza". Un avvertimento Che le mascherine dovessero parlare parmigiano, ci pareva scontato, ma avremmo potuto…

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Chi è il più cretino della barca?

Chi è il più cretino della barca? Di cretini, ne è pieno il mondo. Ma il primo della barca è da considerarsi solo colui che in un dato gruppo ha fatto la figura più meschina. Colui che riesce a comportarsi peggio degli altri o subisce il maggior danno da un'impresa. Essere il più cretino della barca Un tempo si diceva anche ésor la bärca di minción (esser la barca dei minchioni) ma stranamente non si faceva riferimento ad un gruppo di individui, come ci farebbe sospettare il termine bärca, ma ad uno solo. In pratica il modo di dire significava essere scemo o comportarsi da…

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Corale Verdi, gioiello di Parma

Corale Verdi, gioiello di Parma Nel cuore dell'Oltretorrente, per iniziativa di un gruppo di coristi, fu fondata nel lontano 1905 la Società Corale Giuseppe Verdi, che da a oltre un secolo porta in Italia e nel mondo il suo messaggio di pace fatto di note immortali. Fiore all'occhiello della "Verdi" è ovviamente il Coro formato da 97 elementi, di cui 47 donne. Foto presa dal sito ufficiale della ASSOCIAZIONE CULTURALE CORALE G. VERDI Questa immagine rende l'idea di cosa rappresenti per Parma la Corale Verdi; per i parmigiani del sasso La Coräla. Noi abbiamo aggiunto un detto parmigiano che fa comprendere ancor meglio quanto il…

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Come si dice falegname in parmigiano?

Come si dice falegname in parmigiano? Il falegname, in dialetto parmigiano si dice maringón, curiosamente condividiamo questo vocabolo con buona parte dei dialetti nord-italici, in certe zone è addirittura un cognome. Probabilmente dobbiamo questo termine ad un pennuto marino, ma non tutti la pensano così. "Fare come il falegname dei frati cappuccini, che ogni piallata è un bicchierino" Il falegname più celebre della storia è sicuramente San Giuseppe. Questo basta per far comprendere il ruolo che la falegnameria ha avuto nella storia del nostro Paese, dove il nome Giuseppe è diffuso da Nord a Sud. La storia della falegnameria viene fatta risalire a circa diecimila anni fa, si…

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Perché il maiale si chiama gozén?

Perché il maiale si chiama gozén? Il maiale, In dialetto parmigiano, si dice gozén, ma non appena si esce dalla provincia di Parma si usa dire nimäl. Perché solo noi lo usiamo questa parola? Bisogna tornare all’epoca dell’Impero Romano e dobbiamo questa parola ai legionari di provenienza spagnola. "Sei buono come un maiale ammalato" Il maiale è il re della tavola parmigiana, questo è fuori discussione. La nostra cultura gastronomica si basa prevalentemente sulle pietanze che vengono create dalla sua carne: il delicato prosciutto di Parma ed il rinomato culatello sono in testa ad una lunga lista di insaccati che rendono celebre nel mondo il…

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Singhiozzo

Chiamatelo singhiozzo, in dialetto parmigiano si chiama sandòcc'. Esiste una filastrocca, non un vero e proprio proverbio che occasionalmente le madri recitavano quando i loro piccoli venivano colti dal singulto. "Salta nel pozzo, salta nel tino, salta nel sedere alla zietta" Quando a gh' saltäva su 'l sandòcc' a causa di un boccone mal ingerito si usava cantare questa rima. Non siamo certi che funzionasse come rimedio per il singhiozzo, non meglio di uno spavento o di un bicchiere d'acqua ma sicuramente questa filastrocca strappava una risata. Tratto dal libro "Pellagra Allegra" di Giovanni Petrolini

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Strada Cavour una volta si chiamava…

Strada Cavour una volta si chiamava… Strada Cavour ha una lunga storia, lunga quanto la stessa città di Parma. La via più rappresentativa del centro non è però sempre stata la via delle "vasche" o dello shopping all'ultimo grido. Al contrario il suo nome tradizionale non andrebbe per nulla a genio ai fighetti che la popolano al giorno d'oggi. Prima che il suo nome fosse cambiato in onore del politico piemontese Camillo Benso conte di Cavour, protagonista del Risorgimento come sostenitore delle idee liberali, il nome di Strada Cavour era certamente meno evocativo e più pratico: Borgo Beccàj. Era denominata così per la presenza in zona di…

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